venerdì 12 maggio 2017

MEDA, AMMINISTRATIVE 017: LA SCELTA DI SINISTRA E AMBIENTE

Quest’anno, (2017) all’appuntamento per le elezioni amministrative medesi dell’11 giugno, il gruppo di Sinistra e Ambiente non sarà presente con una propria lista e un proprio candidato.
Considerando, durante questo mandato, le vicissitudini della Coalizione con cui Sinistra e Ambiente è entrata in Consiglio Comunale nel 2012, appare evidente a tutti che una riedizione della stessa era nei fatti impossibile.
Nel corso di questi 5 anni il PD medese e l’esecutivo del sindaco uscente Gianni Caimi hanno spostato il loro baricentro politico proseguendo imperterriti con la negazione di scelte condivise e con decisioni unilaterali.
Tale situazione ci ha costretti a passare all’opposizione e, nonostante il nostro tentativo di essere comunque attivi e propositivi, ci siamo sempre scontrati con un atteggiamento di chiusura e di autosufficienza arrogante da parte del Pd e del sindaco, attivamente supportati in ciò dal ruolo del Presidente del Consiglio Comunale Bruno Molteni (PdL/Ncd) vero e proprio alleato di ferro di Caimi.
Lo stretto rapporto tra Caimi, Molteni e il PD ha permesso un ribaltone di alleanze: ciò che era nato ed era stato votato come centro-sinistra si è trasformato in un amministrazione di centro-destra.
E’ grazie a Molteni che il PD ha esautorato il ruolo delle Commissioni attraverso l’introduzione del voto pesato rendendole nei fatti puro strumento della maggioranza.
Maggioranza che è stata anche debitamente “coperta” da un agire disinvolto del Presidente del Consiglio Comunale poco garantista verso il ruolo dei Consiglieri e molto sbilanciato verso la giunta.
Davvero poche sono state le occasioni e le scelte che abbiamo potuto condividere in questi anni con l’amministrazione; moltissime invece quelle che ci hanno trovato in totale disaccordo:
  • l'approvazione del PGT targato Lega che ha consentito la perdita di alcune aree verdi e la successiva (e tarda) Variante che poteva e doveva essere più coraggiosa
  • il nuovo regolamento che ha blindato le commissioni impedendo discussioni vere e su argomenti importanti per Meda
  • il via libera alla realizzazione del centro commerciale sull’area ex Medaspan
  • il sostegno acritico alla realizzazione dell’autostrada Pedemontana e una gestione “proprietaria” da parte di Caimi di tutte le azioni amministrative collegate
  • l’adesione totale e subalterna ai piani di BEA nella gestione del forno inceneritore di Desio senza alcuna volontà di prevederne una futura dismissione con l’implementazione di nuove tecnologie nel trattamento dei rifiuti
  • la mancanza di politiche ambientali di spessore
  • dubbi progetti viabilistici
  • la totale latitanza nel progetto del nuovo parco regionale Groane-Brughiera
  • l’assenza d’una trasparenza puntuale sull’operare amministrativo
Più di tutto ci è pesato il metodo di governo da oligarchia ristretta che la giunta Caimi ha adottato in questi anni, in totale dissonanza dal programma elettorale in cui si affermava di volere una gestione condivisa e partecipata.
Non ci mancano dunque gli argomenti che hanno reso e rendono impensabile una riproposizione di alleanza o sostegno a questo PD che oltretutto ha scelto di presentare come candidato ancora Caimi mantenendo inalterato il metodo politico.
Abbiamo altresì toccato con mano quanto sia lontana dal nostro pensiero la pratica dell’agire politico nella realtà medese, ovvero la sua malattia di fondo: da tempo e sempre di più, molti percorrono trasversalmente la strada dell’apparire, del protagonismo individuale, della presentazione d’un prodotto preconfezionato cui si è chiamati alla mera e passiva accettazione.
Il tutto aggravato da individualismo protagonista, rancori, pregiudizi e pregiudiziali su gruppi e/o singole persone.
Ogni raggruppamento o soggetto politico ha costruito uno schieramento a sua totale immagine e non è stato attivato il benché minimo momento di confronto ufficiale con noi in tempo utile.
Qualcuno ha invece tentato la strada dei contatti singoli, nel maldestro tentativo di fare una campagna acquisti individuale.
Ecco, questo per noi non è cercare alleanze basandosi su un sano relazionarsi politico, bensì mutare, screditandolo, l’agire politico.
In aggiunta a tale pratica politica deformata e poco stimolante, la scelta d’una corsa in solitaria di Sinistra e Ambiente avrebbe comunque dovuto fare i conti con l’alta percentuale di consensi (attorno al 7/8%) necessari per entrare in Consiglio Comunale con un rappresentante.
Anche gli incontri con persone vicine alle nostre sensibilità hanno mostrato la necessità di approfondimenti e di continuità di dialogo con tempi più lunghi rispetto alla imminente scadenza elettorale.
Per questo, il gruppo di Sinistra e Ambiente ha deciso di non bruciare inutilmente candidature ed energie.

Un banchetto di Sinistra e Ambiente
Presidio antifascista a Meda
Alla manifestazione 
contro il razzismo a Limbiate
Di certo Sinistra e Ambiente non scomparirà: continueremo ad agire a Meda seguendo l’attività amministrativa oltre a quella dei coordinamenti ambientalisti in cui siamo parte attiva, ad essere presenti sul territorio con i nostri temi, le nostre progettualità e le nostre sensibilità ambientaliste e sociali.

Ci daremo altresì l’obiettivo di creare una “Sinistra e Ambiente” più solida e più allargata quale soggetto con contenuti di sinistra, sociali e ambientalisti, coinvolgendo anche altre persone cui chiederemo di lavorare insieme.
E’ del tutto evidente che, nelle prossime elezioni di giugno, agli elettori medesi mancherà l’unico riferimento di sinistra con una visione ambientalista che non è mai stata di pura facciata.
Altrettanto evidente è che nessuna forza politica o candidato attualmente presente nella competizione elettorale per amministrare Meda ci può rappresentare e che pertanto non faremo alcuna scelta tra questi candidati sindaci.

Il gruppo di Sinistra e Ambiente di Meda

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