
Quest’anno, (2017) all’appuntamento per le elezioni amministrative medesi
dell’11 giugno, il gruppo di Sinistra e Ambiente non sarà presente con
una propria lista e un proprio candidato.
Considerando, durante questo mandato, le vicissitudini della Coalizione
con cui Sinistra e Ambiente è entrata in Consiglio Comunale nel 2012,
appare evidente a tutti che una riedizione della stessa era nei fatti
impossibile.
Nel corso di questi 5 anni il PD medese e l’esecutivo del sindaco
uscente Gianni Caimi hanno spostato il loro baricentro politico
proseguendo imperterriti con la negazione di scelte condivise e con decisioni unilaterali.
Tale situazione ci ha costretti a passare all’opposizione e, nonostante
il nostro tentativo di essere comunque attivi e propositivi, ci siamo
sempre scontrati con un atteggiamento di chiusura e di autosufficienza
arrogante da parte del Pd e del sindaco, attivamente supportati in ciò
dal ruolo del Presidente del Consiglio Comunale Bruno Molteni (PdL/Ncd)
vero e proprio alleato di ferro di Caimi.
Lo stretto rapporto tra Caimi, Molteni e il PD ha permesso un
ribaltone di alleanze: ciò che era nato ed era stato votato come
centro-sinistra si è trasformato in un amministrazione di centro-destra.
E’ grazie a Molteni che il PD ha esautorato il ruolo delle Commissioni
attraverso l’introduzione del voto pesato rendendole nei fatti puro
strumento della maggioranza.
Maggioranza che è stata anche debitamente “coperta” da un agire
disinvolto del Presidente del Consiglio Comunale poco garantista verso
il ruolo dei Consiglieri e molto sbilanciato verso la giunta.
Davvero poche sono state le occasioni e le scelte che abbiamo potuto
condividere in questi anni con l’amministrazione; moltissime invece
quelle che ci hanno trovato in totale disaccordo:
- l'approvazione del PGT targato Lega che ha consentito la perdita di
alcune aree verdi e la successiva (e tarda) Variante che poteva e doveva
essere più coraggiosa
- il nuovo regolamento che ha blindato le commissioni impedendo discussioni vere e su argomenti importanti per Meda
- il via libera alla realizzazione del centro commerciale sull’area ex Medaspan
- il sostegno acritico alla realizzazione dell’autostrada Pedemontana e
una gestione “proprietaria” da parte di Caimi di tutte le azioni
amministrative collegate
- l’adesione totale e subalterna ai piani di BEA nella gestione del
forno inceneritore di Desio senza alcuna volontà di prevederne una
futura dismissione con l’implementazione di nuove tecnologie nel
trattamento dei rifiuti
- la mancanza di politiche ambientali di spessore
- dubbi progetti viabilistici
- la totale latitanza nel progetto del nuovo parco regionale Groane-Brughiera
- l’assenza d’una trasparenza puntuale sull’operare amministrativo
Più di tutto ci è pesato il metodo di governo da oligarchia ristretta
che la giunta Caimi ha adottato in questi anni, in totale dissonanza
dal programma elettorale in cui si affermava di volere una gestione
condivisa e partecipata.
Non ci mancano dunque gli argomenti che hanno reso e rendono impensabile
una riproposizione di alleanza o sostegno a questo PD che oltretutto ha
scelto di presentare come candidato ancora Caimi mantenendo inalterato
il metodo politico.
Abbiamo altresì toccato con mano quanto sia lontana dal nostro pensiero
la pratica dell’agire politico nella realtà medese, ovvero la sua
malattia di fondo: da tempo e sempre di più,
molti percorrono
trasversalmente la strada dell’apparire, del protagonismo individuale,
della presentazione d’un prodotto preconfezionato cui si è chiamati alla
mera e passiva accettazione.
Il tutto aggravato da individualismo protagonista, rancori, pregiudizi e pregiudiziali su gruppi e/o singole persone.
Ogni raggruppamento o soggetto politico ha costruito uno schieramento a
sua totale immagine e non è stato attivato il benché minimo momento di
confronto ufficiale con noi in tempo utile.
Qualcuno ha invece tentato la strada dei contatti singoli, nel maldestro tentativo di fare una campagna acquisti individuale.
Ecco, questo per noi non è cercare alleanze basandosi su un sano
relazionarsi politico, bensì mutare, screditandolo, l’agire politico.
In aggiunta a tale pratica politica deformata e poco stimolante, la
scelta d’una corsa in solitaria di Sinistra e Ambiente avrebbe comunque
dovuto fare i conti con l’alta percentuale di consensi (attorno al 7/8%)
necessari per entrare in Consiglio Comunale con un rappresentante.
Anche gli incontri con persone vicine alle nostre sensibilità hanno
mostrato la necessità di approfondimenti e di continuità di dialogo con
tempi più lunghi rispetto alla imminente scadenza elettorale.
Per questo, il gruppo di Sinistra e Ambiente ha deciso di non bruciare inutilmente candidature ed energie.
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Un banchetto di Sinistra e Ambiente |
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Presidio antifascista a Meda |
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Alla manifestazione
contro il razzismo a Limbiate |
Di certo Sinistra e Ambiente non scomparirà: continueremo ad agire a
Meda seguendo l’attività amministrativa oltre a quella dei coordinamenti
ambientalisti in cui siamo parte attiva, ad essere presenti sul
territorio con i nostri temi, le nostre progettualità e le nostre
sensibilità ambientaliste e sociali.
Ci daremo altresì l’obiettivo di creare una “Sinistra e Ambiente” più
solida e più allargata quale soggetto con contenuti di sinistra, sociali
e ambientalisti, coinvolgendo anche altre persone cui chiederemo di
lavorare insieme.
E’ del tutto evidente che, nelle prossime elezioni di giugno, agli
elettori medesi mancherà l’unico riferimento di sinistra con una
visione ambientalista che non è mai stata di pura facciata.
Altrettanto evidente è che nessuna forza
politica o candidato attualmente presente nella competizione elettorale
per amministrare Meda ci può rappresentare e che pertanto non faremo
alcuna scelta tra questi candidati sindaci.
Il gruppo di Sinistra e Ambiente di Meda